CHAINS OF SILENCE di SIMONA BONANNO
In memoria delle bambine, delle ragazze e delle donne vittime del silenzio
Ogni giorno nel mondo, donne, adolescenti e bambine sono uccise nel nome della religione, dell’odio, del potere, dell’ignoranza o dell’odio. I decessi o le scomparse delle vittime restano spesso avvolti nel mistero.
Nella serie Chains of Silence, gli oggetti si prestano alla creazione di immagini di forte impatto. La bambola, nell’immaginario popolare simbolo di gioco e innocenza, qui fotografata diviene soggetto di messe in scena inquietanti purtroppo ispirate a fatti reali.
Le immagini evocative di queste donne dimenticate, trascurate e costrette al silenzio hanno un potere sconvolgente: i tessuti, le trame e i fili cuciti sui loro corpi tracciano dei trafori diventando ora ornamenti, ora ferite. Dal punto di vista fotografico, i giocattoli appaiono talmente reali da mettere in discussione il nostro sguardo di spettatore, stravolgendo l’immaginario.