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Église ospita Suq. Unconventional Sicily® e presenta Utopia rurale di Luisa Porta e Daniele Ratti

Église è lieta di ospitare il 20 ottobre, alle ore 19:00, negli spazi del proprio lab la redazione di Suq. Unconventional Sicily® e Luisa Porta e Daniele Ratti che presenteranno il loro progetto fotografico Utopia rurale, in allegato con il numero #01 del magazine siciliano.

A un anno esatto dalla prima presentazione a Palermo del magazine siciliano, Suq torna a Église per raccontare questo primo anno di esplorazione del patrimonio non-convenzionale della Sicilia e il numero #01 già in distribuzione e presentato a Una Marina di Libri nel mese di giugno.

Suq è la scommessa di un gruppo di giovani creativi su un prodotto cartaceo, Suq è il taccuino di viaggio in cui sono comunicati la bellezza, il territorio e la cultura della Sicilia, provando e riuscendo a scardinare gli stereotipi che paralizzano la percezione dell’isola.

Nel corso della stessa serata, sarà presentato Utopia rurale di Luisa Porta e Daniele Ratti, così descritto da Francesco Poli “proseguendo nel suo notevole lavoro fotografico incentrato sull’urbanistica e l’architettura coloniali del ventennio fascista (in Eritrea, Etiopia, Albania e  nel Dodecanneso) questa volta, Daniele Ratti. è rimasto in Italia. Insieme a Luisa Porta ha deciso di  esplorare, nelle aree rurali siciliane, un’altra realtà “coloniale”, quella di un’affascinante costellazione di costruzioni semisconosciute e in buona parte abbandonate. Si tratta dei numerosi borghi realizzati nel 1937/1940 dall’ECLS, l’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano. La ricerca dei due fotografi non è una documentazione sistematica di quei contesti architettonici, ma una esperienza che ha soprattutto l’obiettivo di cogliere per quanto è possibile l’anima profonda di luoghi, lontani da tutto,  che sembrano esistere come sospesi in una dimensione spazio-temporale quasi metafisica. Sono spazi e edifici in cui risuona desolatamente lontana l’eco dell’illusorio ottimismo del regime, e che si presentano spesso come melanconici e suggestivi  esempi minimi, nascosti, di un estetica delle rovine del recente passato, in una terra come la Sicilia impregnata di meravigliose rovine millenarie […]”.

L’evento si inserisce nell’ambito delle iniziative di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

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