Noemi Pittalà
Classe 1998, Noemi Pittalà è un’artista che intreccia il lavoro sull’immagine al lavoro performativo.
Si è laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna con una tesi in Storia del Nuovo Teatro sul teatro di Emma Dante. Ha frequentato la Scuola Biennale di Fotografia Spazio Labo’ di Bologna, concludendo il percorso con la pubblicazione del progetto sull’obiezione di coscienza antimilitarista Si vis pacem.
I suoi lavori fotografici sono stati esposti a Roma, Ferrara, Bologna, Parigi e per due due anni consecutivi ha fatto parte dello Speciale 18 25 del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia.
La sua ricerca si basa sempre sull’autobiografico, vedendo quindi sia nel lavoro visivo che in quello performativo e drammarturgico, la possibilità di arrivare a una narrazione sempre politica, quindi universale.
Ha lavorato nell’area comunicazione di ERT / Teatro Nazionale a Bologna.
Da maggio 2022 fa parte del collettivo teatrale bolognese Crisi Collettiva, con il quale è stata finalista al Premio Scenario 2023.
Sul piano internazionale, fa parte della Legacy di YPAL, network di professionisti delle arti performative, ed è una delle artiste changemakers selezionate per Pop the Vote! Culture on the ballot.
Lavora tra Palermo, Bologna e Bruxelles.
All’interno di Église, Noemi è la responsabile social media e comunicazione.
www.noemipittala.com
Su instagram, @emipitti
La luna non è in Vergine
L’Orlando ariostesco è furioso perché scopre che la donna di cui è follemente innamorato, Angelica, la principessa del Catai, ha scelto di scappare con Medoro.
Orlando non accetta questa scelta e crede che, in realtà, Medoro sia un nome che Angelica utilizza per riferirsi a Orlando.
Stalker, ossessionato, possessivo, sono queste le parole che forse dovremmo utilizzare per definire Orlando. Orlando non è pazzo, ma, come spesso (sempre) accade è figlio sano del patriarcato. Un figlio tossico che crede di avere il potere di guidare le decisioni altrui, un figlio che non comprende il consenso, che non accetta un no.
Con l’aiuto dei pupi di famiglia, di Opera dei Pupi Conca d’Oro, La luna non è in Vergine, inverte la narrazione romanticizzata dell’Ariosto e la racconta dal punto di vista di Angelica, con il linguaggio del fotoromanzo di latinoamericana memoria.
La luna non è in Vergine fa parte della zine Con l’anima nuda, risultato del workshop Fotoromanzo Palermitano con Luis Cobelo presso Église
Antigone vuole abortire?
Antigone vuole abortire? è un immaginario dialogo epistolare sul corpo e sull’autodeterminazione, tra Rocco Campanella, obiettore di coscienza antiabortista e l’autrice, rappresentata da Antigone, icona secolare dell’obiezione, oggi portatrice delle nuove e giovani istanze del contemporaneo.
Si tratta di due generazioni, divise da spazio e tempo, che provano a parlare di vita e fallimento attraverso immagini, documenti e performance.
Che tipo di scelta ha senso fare? Ho il permesso di farla?
note di regia
Rocco Campanella (1921-1999) era mio zio. Siciliano professore liceale di latino e greco, pacifista, nonviolento, è stato uno dei primi obiettori di coscienza alle spese militari in Italia, e anche a quelle abortive. Dopo aver partecipato da soldato alla Seconda guerra mondiale, avendone compreso l’insensatezza e l’atrocità da vicino, decide di dedicare tutta la sua vita alla costruzione e alla diffusione di un metodo di azione nonviolento di ispirazione cristiana e gandhiana. Detrae quindi dalle tasse la somma affidata alle spese per la difesa bellica; tra il 1981 e il 1983 partecipa attivamente alle lotte per il disarmo della città di Comiso (RG) promuovendo la campagna pacifista “1 metro di pace” che prevedeva l’acquisto di una parte del territorio dedicato a quella che doveva essere l’unica base militare americana in territorio italiano; diffonde il suo lavoro ai suoi studenti liceali attraverso un programma educativo legato alla strategia nonviolenta. Mio zio Rocco è sempre stato un forte modello per me, una fonte d’ispirazione. Ho ammirato e continuo ad ammirare il suo lavoro, la tenacia, la dedizione alla pratica nonviolenta. Ho iniziato ad affrontare artisticamente la sua storia nel 2020 con il progetto fotografico Si vis pacem, ripercorrendo le tappe della sua obiezione antimilitarista, omettendo, però, quella antiabortista, perché non mi sentivo pronta.
Oggi voglio parlarne, provando a dialogare con lui. Io sono Antigone, figura che lo ha accompagnato anche nel progetto precedente. In Si vis pacem le loro storie si completano, oggi si trovano faccia a faccia per comprendersi in una conversazione impossibile sul senso della scelta.
SECONDO STUDIO
12 maggio 2023
Dispositivo performativo partecipato
Residenza nell’ambito di Collagene – Proteine Culturali
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali, Bologna
Ideazione e Regia: Noemi Pittalà
Direzione artistica: Noemi Pittalà e Giulia Di Vattimo
Immagini e video: Noemi Pittalà
PRIMO STUDIO
20 novembre 2021
Exhibition fotografica + live performance
Theatre Dance Division, Roma
Ideazione e Regia: Noemi Pittalà
Direzione artistica e performativa: Giulia Di Vattimo
Guest Performer: Nunzia Picciallo
Immagini: Noemi Pittalà
Musiche: Enrico Maria Paolillo